Vetralla - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
 Grotta Porcina - (VII - III secolo a. C.). E' situata lungo il percorso della Via Clodia nel punto in cui questa attraversa il Fosso Grignano tra i Comuni di Vetralla e Blera. La suggestiva necropoli è costituita da numerose tombe a fossa, un imponente tumulo con ponte d'accesso alla sommità, un'immensa tomba a camera con soffitto a cassettoni e numerose tombe a camera semplici con trave centrale e deposizioni laterali. Di particolare interesse è l'altare sacrificale di forma circolare scavato nel tufo a cui si accede da un passaggio pure ottenuto nel tufo. L'altare è contornato da gradini destinati agli osservatori dei riti officiati. Le caratteristiche dell'intera struttura fanno supporre che si tratti del primo e più antico "teatro" d'Italia legato al culto funebre. Sempre a Grotta Porcina sono inoltre presenti i resti di un piccolo tempio, semidistrutto da un incendio, in parte scavato nella parete tufacea e in parte realizzato con blocchi dello stesso materiale.
 Necropoli del Cerracchio Tombe a fossa, risalenti al VI e V secolo a. C., relative ad un insediamento rurale etrusco sorto sul luogo di un precedente sito villanoviano. (L'assetto della zona è attualmente sconvolto da una cava di tufi). Forum Cassii Stazione di Posta lungo la Consolare Cassia, le cui rovine si trovano a due chilometri dal centro in località S. Maria di Forcassi. Visi possono ammirare resti di mura e di pavimenti in opus reticulatum e di monumenti sepolcrali che si rifanno all'uso, proprio delle classi più agiate, di innalzare ai lati della strada le tombe dei defunti. Chiesa di S. Francesco Romanica (XI secolo), costruita sui resti di una precedente costruzione. Nell'interno, a tre navate, resti di pavimento cosmatesco e numerosi affreschi. La cripta, a sei navate divise da 27 colonne, risale probabilmente al VI- VII secolo. Duomo.
 In stile classicheggiante fu iniziato nel 1711 da G. B. Contini. Custodisce numerose opere che vanno dal XII al XVIII secolo.
 Il Duomo, fu costruito nel XIII sec., conserva all'interno un interessante organo barocco e pregiate opere di cui una tela del XI sec.
 S.Maria in Forocassii
  La chiesa di origini molto antiche ha subito restauri tra il XI e il XII secolo e tra il 1400 e il 1500. La pianta della chiesa è ad aula unica, nella parete di fondo vi sono tre absidi di cui la più ampia è quella centrale. Nell' interno si riconoscono tre altari, uno dei quali, quello centrale è sollevato dal pavimento. Bellissimo è il soffitto a capriate datato XIV - XV secolo, così come il rosone della chiesa. Il notevole fascino dell' edificio è però dovuto soprattutto ai suoi affreschi, ormai purtroppo faticosamente visibili. L' abside centrale presenta una raffigurazione di apostoli risalenti al XII secolo, la calotta ha rappresentato invece S. Pietro che con S. Paolo fiancheggia certamente il Cristo, nell' absidiola di sinistra è raffigurato S. Benedetto. Al XV secolo appartengono la Madonna con il bambino dell' altare di destra e quelle a lato dell' altare di sinistra , la crocifissione sulla parete di sinistra, e il S. Francesco e il S. Bernardino vicino agli altari.
  Chiesa di S.Francesco, costruita su un preesistente edificio. L'interno è a tre navate appoggiate si grandi colonne. I numerosi affreschi di notevole importanza, arricchiscono il patrimonio artistico dell'edificio con opere di varie epoche, dal XII al XVII sec. La cripta è stata completamente scavata nel tufo e dopo secoli di occultamento è stata riportata al suo aspetto originale.
  Chiesa S.Angelo:
 A circa 600 metri dal livello del mare sul Monte Fogliano si erge la chiesa di S. Angelo. Molti secoli addietro era una piccola cappella dedicata all' Arcangelo S. Michele dai Longobardi. Le prime notizie certe di questo luogo si hanno il 17 aprile del 767, giorno in cui i coniugi Cuntorio e Occlivia donarono l' oratorio di S. Angelo sul Monte Fogliano, al monastero di Farfa e Sabina. I Benedettini che accettarono il dono vi destinarono un drappello di frati. Dopo i benedettini subentrarono i frati del terzo ordine Francescano che vi presero dimora fino al 1413. Da quella data fino al 1714 vi rimasero gli eremiti. Attualmente la chiesa è tenuta dai Padri a Passionisti.
  Palazzo Comunale (con campanile a vela e orologio e la facciata disegnata dal Vignola). Palazzo Franciosoni (della scuola del Vignola, presenta affreschi degli Zuccari). Palazzo Piatti, Palazzo Vinci (o Brugiotti Carpegna, della scuola del Vignola).
 Museo della città e del territorio E' una struttura predisposta per ospitare mostre tematiche riguardanti i centri storici della Tuscia e le loro tradizioni, culturali e artigianali. Il museo è anche un valido centro di promozione e ricerca, oltre che di salvaguardia delle culture locali.